giovedì 3 settembre 2015

Emergenza



Cominciarono col dire "venite, venite, abbiamo bisogno di emigranti" e vennero numerosi. Poi fecero capire che bastava mettersi in mare con un galleggiante qualsiasi e, salvo possibili contrattempi,  saremmo andati a raccoglierli, li avremmo portati gratuitamente prima in un porto sicuro e poi in qualche accogliente città o paese d'Italia. Se gli andava il vitto e alloggio offerto potevano sempre chiedere asilo raccontando qualche balla e ben sapendo di non averne diritto, aspettare la decisione e far ricorso quando era negativa. Per mesi e anni potevano fare la vita di Michelazzo a spese di Pantalone. Se invece non gradivano l'ospitalità offerta se ne potevano andare dove volevano, magari delinquere e se venivano scoperti fornire ogni volta identità diversa per non risultare mai recidivi. Magari se proprio la combinavano troppo grossa potevano essere espulsi, cioè ricevere un pezzo di carta che potevano o impugnare in un ricorso o ignorare bellamente. Una pacchia, da far conoscere ad amici e conoscenti pronti ad imitarli. Le notizie correvano in Africa ai tempi del tam-tam, figurarsi se non volano oggi ai tempi dei telefonini, telefoni satellitari, internet. In Africa come in Asia. Vennero le primavere arabe, venne il caos al di là del Mediterraneo: ma ormai tutti sapevano che le porte d'Italia, porta d'Europa, erano spalancate, che più loro erano e meno erano i controlli, che potevano girare per l'Italia e sperabilmente per l'Europa a piacere e in completa clandestinità. E ai profughi veri si unì chiunque desiderasse lasciare il proprio paese, ingrossando scientemente  il flusso migratorio rendendolo ingovernabile.  
Quando si crea una crepa in una diga se non si provvede tempestivamente fatalmente si allarga e l'acqua invade la valle. Finché è un filo d'acqua si può riparare la crepa, finché si è in tempo si può impedire che il filo d'acqua diventi un torrente tumultuoso, che la diga crolli.
Si sarebbe potuto cercare di scoraggiare le partenze anzichè incoraggiarle per lucrarci sopra.
Ora forse è troppo tardi. Non si è fatto nulla e ora nulla si può fare: tutti sanno che la diga non esiste e che se si può  entrare in Europa via Italia è possibile farlo anche per altre vie. L'Italia, l'Europa non può farci nulla e non farà nulla.



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