domenica 18 gennaio 2015
Offese
minipensieri
Chissà s'è ancora lecito, se la correttezza politica permette di usare ancora nelle scuole italiane gli scritti di un certo Dante Alighieri che così scrive:
Inferno, Canto XXVIII
Già veggia, per mezzul perdere o lulla,
com’io vidi un, così non si pertugia,
rotto dal mento infin dove si trulla. 24
Tra le gambe pendevan le minugia;
la corata pareva e ’l tristo sacco
che merda fa di quel che si trangugia. 27
Mentre che tutto in lui veder m’attacco,
guardommi, e con le man s’aperse il petto,
dicendo: «Or vedi com’io mi dilacco! 30
vedi come storpiato è Maometto!
Dinanzi a me sen va piangendo Alì,
fesso nel volto dal mento al ciuffetto. 33
E tutti li altri che tu vedi qui,
seminator di scandalo e di scisma
fuor vivi, e però son fessi così. 36
Un diavolo è qua dietro che n’accisma
sì crudelmente, al taglio de la spada
rimettendo ciascun di questa risma, 39
quand’avem volta la dolente strada;
però che le ferite son richiuse
prima ch’altri dinanzi li rivada.
Non passerà molto tempo che un qualche fratello Kouachi provvederà a vendicare il Profeta e brucerà l'Inferno, chi l'ha scritto, chi l'ha pubblicato e chi lo legge.
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