"L'erba del vicino è sempre più verde" è il titolo di un vecchio film diventato un luogo comune. Ma non per parlamentari e politici in genere: per questi è il contrario. O forse è una forma di presbiopia: vedono solo rogne, difetti, litigi in casa altrui, forse per distrarre i propri sostenitori da quello che accade vicino ai loro occhi, in casa propria. Se nel teleschermo c'è Tizio del partito A e Caio del partito B, Tizio parlerà solo di B e Caio solo di A e naturalmente ne parleranno male. Talvolta, più raramente, parlano anche delle idee e delle opere della propria parte che sono sempre e tutte perfette, ma non tralasciano di ricordare che quelle della parte avversa sono sempre e tutte sbagliate: così e stato anche per ICI e Social Card. Si arriva anche ad affermare che da una parte sono tutti buoni, bravi e onesti angioletti mentre dall'altra sono cattivi, incapaci, disonesti demoniacci e non ci sono dubbi a quale parte si riferiscono. A volte mi sembra che parlino solo perché sono in parlamento o forse ciacolano per fare ciacolamento: discutono se un balzello é tassa o contributo, dimenticando che, almeno ai miei tempi, si chiamava tassa il contributo per usufruire di un servizio pubblico mentre il prelievo generico era detto imposta. Oggi le imposte si chiamano tasse e le tasse si chiamano ticket, fanno meno senso.
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