Capisco che l'elezione del presidente degli Stati Uniti d'America sia un fatto importante per tutto il mondo, ma in verità non mi entusiasmava più di tanto: non potevo votarlo, non ho ne beni nè figli negli U.S.A., sono democratico solo nel senso letterale (amo libertà e democrazia e aborro i regimi totalitari da ben prima dell'89) e non mi chiamo Walter.
Ora non si fa che parlare di Obama e così ne ho letto la biografia.
Da quel che capisco, il primo presidente nero degli Stati Uniti è nero per caso: nato negli USA (Hawaii) nel 1961, il padre nero l'ha visto solo da bimbo ed è poi vissuto con i parenti bianchi. L'orgoglio razziale dei neri nostrani è motivato solo a metà, come lo sarebbe quello dei bianchi in Kenia ed è fuori luogo lamentare la situazione italiana a confronto di quella americana: non è escluso che diventi Presidente della Repubblica un nero di 47 anni nato in Italia, quando ci sarà.
Chissà che un giorno non si discuta più di colori o di sesso, ma solo di qualità.
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