Piacesse o non piacesse dicevano che era una cosa ineluttabile e per anni hanno accolto chiunque avesse il ghiribizzo di venire in Italia. Un po' si rendevano conto del paradosso e allora dicevano che chi per mesi aveva vitto, alloggio e spiccioli dagli italiani era solo di passaggio. I migranti magari volevano andare in Francia o Germania, ma francesi e tedeschi non li volevano e non li vogliono.
Poi arrivò Minniti e anche gran parte degli altri capì che bisognava cambiare rotta. In ritardo, come sempre. Ma sempre meglio tardi che mai. E tutti a dire che bravi che siamo, abbiamo ridotto gli sbarchi dell'ottanta per cento, senza nemmeno ammettere che sarebbe stato possibile farlo prima e che se Minniti ha ridotto al 20% gli sbarchi era perché prima erano cinque volte il possibile.
E così gli italiani quando hanno detto che non ne potevano più si sono trovati con 6-700000 persone sulle spalle. Persone che non avevano diritto di venire in Italia e che non hanno diritto di restarci. Ora PD e compagni rinfacciano i successori di non essere in grado di espellerli. I casi sono due: o sapevano che era quasi impossibile rimpatriare i clandestini o non lo sapevano. Se non lo sapevano e come al solito scoprono le cose con colpevole ritardo non si può dire che siano bravi a governare. Se lo sapevano e hanno aspettato Minniti sono responsabili dei clandestini esistenti e solo con impareggiabile faccia tosta possono rimproverare gli altri di non rimediare ai guai che volutamente hanno combinato.
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