venerdì 2 settembre 2016

Dicono

Dicono, ci dicono che tutti o quasi quelli che sfidano il mare con mezzi inidonei (che se lo facessi io mi prenderei una salatissima multa), quelli che ci prendono per i fondelli contando sulla nostra dabbennaggine e che andiamo a raccogliere appena ci fanno un  fischio, ci dicono che vogliono andare in Germania. Ma se vogliono andare in Germania che la marina tedesca se li vada a prendere là dove vogliono essere salvati e se li porti in patria. Perché dobbiamo farci carico di trasporto e accoglienza se quando cominceranno a potere essere utili non lo saranno per noi, che stupidamente ci siamo addossati i costi, ma per i tedeschi che verosimilmente accoglieranno chi e quando saranno certi di averne un beneficio.

Dicono, ci dicono che è nostro dovere salvare vite umane, che è la regola del mare. Va bene, se ci troviamo in prossimità di naufragio facciamo l'impossibile per salvare i naufraghi ma non credo che la legge del mare ci imponga poi di mantenerli a casa nostra. Si portano in salvo ma non necessariamente dove vogliono e magari gli si fa pagare le spese, specialmente se il naufragio è doloso o colposo.  Se sono in acque internazionali, che senso ha farci carico di andarli a prendere quando la stessa cosa può essere fatta da navi di qualsiasi nazione. Se sono in acque africane e non può andarci nessuno non ci andiamo neanche noi. Del pasticcio africano o mediorientale siamo i meno responsabili, delle conseguenze dei guai combinati dovrebbero  preoccuparsi quelli che li hanno combinati, avranno anche loro una coscienza o no? Perché solo noi dobbiamo sentirci in obbligo di perlustrare il mare per soccorrere natanti in difficoltà? Volutamente in difficoltà perchè non par proprio normale ci siano quattro o cinque naufragi al giorno. Ci dicono che non c'è carburante per le auto delle forze armate che dovrebbero pensare alla nostra sicurezza ma non manca per le navi della nostra marina che si preoccupa della sicurezza in mare, magari anche in quello artico o antartico se qualcuno la chiama. E gli altri? Francesi, spagnoli, inglesi, tedescho non hanno lo stesso obbligo morale o marinaro? Magari se gli aspiranti naufraghi sapessero che non è certo che qualcuno vada a prenderli prima che sia troppo tardi ci penserebbero mille volte prima di tentare una traversata con scarse possibilità di riuscita e solo chi sa d'averne diritto lo farebbe per chiedere asilo se sapesse che non potendolo ragionevolmente dimostrare il giorno dopo sarebbe  reimbarcato sulla sua barchetta, scortato fino alle acque internazionali e magari sanzionato.

Dicono, ci dicono che gli  immigrati pagano le nostre pensioni (se e quando lo faranno). Magari le potrebbero pagare gli italiani se  avessero un  lavoro, facendo per i loro padri quello che i loro padri hanno dovuto fare per i loro nonni. Gli stranieri che arrivano  beneficiano del benessere dovuto al lavoro fatto da generazioni di italiani e non esaltiamoci troppo se per caso facendo solo il loro interesse portano anche qualche beneficio in cambio, piccolo ma molto enfatizzato.

Dicono, ci dicono che gli stranieri fanno i lavori che gli italiani non vogliono più fare. Personalmente conosco italiani che vorrebbero poter fare i lavori che invece fanno gli stranieri: chissà se davvero prima di dare un lavoro ad altri si accertano che non ci siano italiani  desiderosi di farlo o se sia solo propaganda politica. Se  bighellonare, viaggiare a sbafo, rapinare, rubare, violentare donne e anziani,  smerciare droga ecc. sono davvero  lavori che gli italiani non vogliono più fare sarebbe bene che non li facesse nessuno.

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