Sicurezza - Dopo il massacro terroristico islamico di Parigi si ripropone l'equazione "più sicurezza = meno libertà". Per essere più sicuri dobbiamo sacrificare
qualcosa, rinunciare a qualcosa. Ma perché dovremmo essere solo noi a
pagare il prezzo del terrorismo e non anche gli stranieri che chiedono
accoglienza? Un controllo più severo all'arrivo, sanzioni severe per chi
si finge profugo e profugo non è, obbligo di fornire le giuste
generalità pena l'immediata espulsione o reclusione sicuramente complica
loro la vita ma è il prezzo che devono pur pagare per la nostra sicurezza.
Non cattolici - Chissà dove si finirà “per venire incontro alla
sensibilità delle famiglie non cattoliche”. Niente mostre d'arte sacra,
niente crocifissi, niente storia, niente presepi, niente tradizioni
nostre. Quelli "sensibili" dovrebbero sapere che il nostro paese da
molto tempo è intriso di cristianesimo e di cattolicesimo, che cultura
storia, arte vengono da secoli di cristianesimo. Anche se sono ospiti o
invasori stranieri queste cose dovrebbero sapere e non pretendere che
rinunciamo alla nostra cultura e alla nostra cucina: se non gli va che
celebriamo Natale e Pasqua o che mangiamo pane e salame e beviamo vino
non vengano da noi, se ne restino a casa loro vivendo secondo i loro usi
e costumi, che possiamo non condividere.
Indennizzi - Rubare e rapinare o è un lavoro o è un reato. Se è un lavoro chi lo fa dovrebbe assicurarsi con l'Inail, altrimenti commette un illecito. Se è un reato le conseguenze del reato sono a carico di chi lo commette. Eventuali infortuni o sono indennizzati dall'assicurazione o non sono indennizzabili.
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