martedì 9 novembre 2010

Perfetta.

Amata, difesa, adorata è la Costituzione della Repubblica Italiana. Così perfetta che ogni ritocco non potrebbe che guastarla.
Credo però che, nonostante tanto amore, le copie del documento in mano ai politici si siano macchiate nel tempo o siano copie infedeli. Non mi spiego altrimenti perché chi pretende l'assoluto rispetto della Costituzione ne ignori alcuni passi o ricordi solo altri: escludo che lo faccia deliberatamente, solo per convenienza.

Può anche capitare che il testo sia integro e fedele e che lo ricordi perfettamente, ma non coincida con il suo corretto pensiero: non potendo cambiare la Costituzione basta attribuire alle parole l'opportuno significato.

Per esempio se la Costituzione dice "Art. 29. La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio." sicuramente non si può pensare che i Padri fossero così razzisti da dire quello che sembra evidente. Certamente con "matrimonio" non intendevano dire "Unione tra un uomo e una donna ufficialmente sancita davanti a un ufficiale dello stato civile o a un ministro del culto" (come intendeva mia nonna e come recita il dizionario) ma qualsiasi occasione in cui uomini o donne abbiano a trovarsi insieme. 

Erano persone molto previdenti e sagge, i nostri Padri Costituenti.


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