venerdì 31 luglio 2009

Ronde civili

Se l'idea fosse venuta a loro sarebbe la più bella invenzione del secolo, un fantastico modo democratico di contribuire alla tranquillità dei cittadini, al civile convivere della gente. Ma se l'idea viene ad altri non cercano - per tema di trovarli - gli aspetti positivi, ma inventano o ingigantiscono gli aspetti negativi. Nei cortei sindacali o di partito c'era il cosiddetto "servizio d'ordine" e non ricordo lamentele o pretese che tale servizio spettasse unicamente alle "forze dell'ordine": ma quello l'avevano pensato loro, ed era cosa buona. D'altro canto sbraitano che la sicurezza è compito esclusivo dello stato, protestano se militari con altri militari (carabinieri) pattugliano le strade, reclamano più forze dell'ordine, denunciano l'esagerato numero di addetti alle forze dell'ordine, non vogliono che civili aiutino poliziotti, carabinieri, eccetera nella lotta alla criminalità, condannano l'omertà e la connivenza mafiosa della gente: insomma protestano contro tutto e il contrario di tutto. Non hanno idee se non quella di considerare sbagliate tutte le idee altrui. A dire il vero, in merito alle "ronde" magari l'idea della loro utilità l'avevano, l'hanno avuta alcuni loro sindaci. Ma siccome le statistiche dicevano che molta criminalità era dovuta agli stranieri, non potevano proporre qualcosa che contraddicesse il loro "venite, venite che ce n'è bisogno, più siete meglio è", come se non bastasse la criminalità indigena. Oppure realmente per loro il problema non esiste, vivendo in quartieri a basso rischio e con poliziotti tolti alla sicurezza di tutti per la loro sicurezza personale.
Così la cosa è sbagliata, se i mali "previsti" non arrivano si provocano e quando torneranno al governo l'elimineranno: niente è sempre meglio di qualcosa.
Ma forse dovranno aspettare a lungo e durare poco, come in passato.


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