Una famiglia ha due modi per far quadrare il bilancio: spendere secondo quello che guadagna o guadagnare secondo quello che spende. Quello che vale per la famiglia vale anche per lo Stato: se però spende più di quello che incassa raramente pensa a ridurre le uscite ma trova più comodo aumentare le entrate, non producendo di più ma tassando di più.
Ma ci sono anche famiglie cui non interessa far quadrare i conti, spendono più di quanto guadagnino e poi .. qualche santo provvederà. Così si sono comportati i governi italiani in passato, generosi con tutti, pronti a soddisfare tutte le richieste indebitandosi, incassando consensi e lasciando ai posteri i problemi.
Ma anche nelle migliori famiglie può esserci un figliol prodigo, che finché se chiede gli viene dato spende e spande senza preoccuparsi del fratello che sgobba e magari criticandolo perché non gli dà sempre più denaro, non sgobba e non si sacrifica abbastanza per consentirgli la dolce vita. Tuttavia anche l'amore fraterno più disinteressato può finire, magari dopo sessant'anni. Non più foraggiato, il figliol prodigo tornerà alla casa del padre, ci sarà grande festa ma poi dovrà cominciare a lavorare o almeno a non sprecare i soldi fraterni.
Se qualcuno pensa all'Italia e alle sue regioni, non sbaglia.
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