martedì 29 gennaio 2008
Che pensa Prodi
Mi piacerebbe sapere cosa pensa del governo Prodi 2 il signor Romano Prodi. Non quello che dice, il solito autoincensamento, ma quello che veramente pensa di questa sua esperienza. Prometteva ai suoi elettori un governo serio, la serietà al governo. Tralasciando il libro dei sogni chiamato programma, inizia incontinente con festeggiamenti ancor prima di sapere se davvero aveva vinto le elezioni, esulta per quello che proclama una vittoria mentre a tutti appare come un sostanziale pareggio, che solo grazie alla tanto deprecata legge elettorale vale una vittoria. Continua formando un governo Arlecchino, con un Pecoraro Scanio dalla mimica pulcinellesca, un Di Pietro dall'ingarbugliato eloquio e una pletora di sottosegretari a raffazzonarlo. In una situazione seria, cioè grave, con leggerezza e superficialità rifiuta la collaborazione offerta dagli avversari, soccombenti sì ma con alle spalle il 50% degli elettori meno qualche centesimo. Di serio, anzi di preoccupante, c'è solo l'occupazione sistematica di tutte le poltrone disponibili col duplice scopo di accontentare le varie componenti della sua armata Brancaleone ed escludere gli avversari. Dopo avergli suggerito lo slogan "la serietà al governo" qualcuno deve avergli pure suggerito di sorridere: e lui sorrideva davanti alle telecamere, con un inqualificabile sorriso senza denti, in una faccia quadrata mentre la gente non capiva di che sorridesse quando c'era poco da ridere, sul serio. Probabilmente Berlusconi non era serio ma almeno talvolta faceva sorridere; Prodi diceva di essere serio ma faceva solo piangere, tristemente.
domenica 27 gennaio 2008
I presidenti
venerdì 25 gennaio 2008
Che noia!
Se perdono le elezioni la colpa è delle TV altrui, se vincono le elezioni e non riescono a governare la colpa è della legge elettorale fatta dagli avversari, se il governo cade la colpa è della gente che non capisce quanto sono bravi. Una volta individuato un possibile anche se improbabile colpevole non hanno bisogno d'altro. Sì, Berlusconi aveva tre emittenti televisive che vivono di pubblicità, ma la reale sua colpa era di avere tolto loro il monopolio dell'informazione o disinformazione che fosse fatta dalla RAI pagata da tutti, ma non al servizio di tutti. Pare non siano molto convinti che la gente possa usare la propria testa per ragionare e il telecomando per cambiar canale o forse è il contrario e temono la concorrenza.
Da venti mesi l'unica colpevole dell'incapacità di fare qualcosa che non sia solo promessa o vanteria è la legge elettorale. Non so quale sarebbe stato il risultato con la vecchia norma, sta di fatto che con questa legge e con un pugno di voti in più avevano una forte maggioranza alla Camera e con qualche centinaia di migliaia di voti in meno al Senato avevano pur sempre una maggioranza. E' davvero una pessima legge, una porcata. Ma si dimenticano sempre di dire che questa porcata deriva dalla Costituzione che loro non hanno voluto cambiata (non si tocca!) e che prevede due camere con pari poteri ma diversa modalità di formazione e non dicono che l'adeguamento alla norma costituzionale è stato giustamente richiesto dal Presidente della Repubblica. Questo non ne fa un'ottima legge, ma diamo a Cesare quello che è di Cesare. Resta una porcata, ma non riescono a mettersi d'accordo per farne una migliore. Certo se ci fosse solo la Camera, non avrebbero potuto avere la scusa delle difficoltà al Senato; ma per queste dovrebbero prendersela solo con sé stessi che anziché accogliere, migliorare e magari anticipare le riforme costituzionali approvate nella precedente legislatura le hanno voluto affossare con un referendum. Giustamente: erano inaccettabili perché fatta dall'avverasario, sull'esempio di quanto essi stessi avevano fatto quand'erano maggioranza, ma con meno diritto.
Per quanto male ne dicano, sono certo che sono contentissimi che ci sia questa legge elettorale: ha dato loro modo di giustificare agli occhi dei fans l'inerzia derivante dalle beghe interne, di colpevolizzare chi li aveva preceduti, di discutere senza concludere ed ora di legittimare la richiesta di tergiversare il più possibile in attesa che il malumore della gente passi col tempo per affrontare il voto in un clima più favorevole.
Come tutte le formule che l'hanno preceduta, ripetute in continuazione da tutti gli esponenti della sinistra, anche questa monotona storia della porcata mi sta venendo a noia. Sembra proprio che quando qualcosa non va non la vogliano cambiare, ma lasciarla com'è per potersene continuamente lamentare ed annoiarci.
Da venti mesi l'unica colpevole dell'incapacità di fare qualcosa che non sia solo promessa o vanteria è la legge elettorale. Non so quale sarebbe stato il risultato con la vecchia norma, sta di fatto che con questa legge e con un pugno di voti in più avevano una forte maggioranza alla Camera e con qualche centinaia di migliaia di voti in meno al Senato avevano pur sempre una maggioranza. E' davvero una pessima legge, una porcata. Ma si dimenticano sempre di dire che questa porcata deriva dalla Costituzione che loro non hanno voluto cambiata (non si tocca!) e che prevede due camere con pari poteri ma diversa modalità di formazione e non dicono che l'adeguamento alla norma costituzionale è stato giustamente richiesto dal Presidente della Repubblica. Questo non ne fa un'ottima legge, ma diamo a Cesare quello che è di Cesare. Resta una porcata, ma non riescono a mettersi d'accordo per farne una migliore. Certo se ci fosse solo la Camera, non avrebbero potuto avere la scusa delle difficoltà al Senato; ma per queste dovrebbero prendersela solo con sé stessi che anziché accogliere, migliorare e magari anticipare le riforme costituzionali approvate nella precedente legislatura le hanno voluto affossare con un referendum. Giustamente: erano inaccettabili perché fatta dall'avverasario, sull'esempio di quanto essi stessi avevano fatto quand'erano maggioranza, ma con meno diritto.
Per quanto male ne dicano, sono certo che sono contentissimi che ci sia questa legge elettorale: ha dato loro modo di giustificare agli occhi dei fans l'inerzia derivante dalle beghe interne, di colpevolizzare chi li aveva preceduti, di discutere senza concludere ed ora di legittimare la richiesta di tergiversare il più possibile in attesa che il malumore della gente passi col tempo per affrontare il voto in un clima più favorevole.
Come tutte le formule che l'hanno preceduta, ripetute in continuazione da tutti gli esponenti della sinistra, anche questa monotona storia della porcata mi sta venendo a noia. Sembra proprio che quando qualcosa non va non la vogliano cambiare, ma lasciarla com'è per potersene continuamente lamentare ed annoiarci.
Usanze
Sarà quella la consuetudine nelle aule istituzionali, ma a me, non avezzo a sì alti consessi, dava fastidio vedere che mentre i senatori della Repubblica si rivolgevano con rispetto formale al Presidente del Consiglio, questi chiacchierava con altri, rispondeva al telefono, rideva delle barzellette che si raccontava. Credevo che fosse educazione ascoltare chi ti parla e i senatori che prendevano la parola immancabilmente si rivolgevano al "signor Presidente". Ma forse pensava si rivolgessero a qualcun altro. Se invece è fine comportarsi così, mi piacerebbe saperlo per insegnarlo ai miei nipotini.
martedì 22 gennaio 2008
Lezioni di geografia
sabato 19 gennaio 2008
Resistere
Resistere, resistere, resistere! Resistere è da prodi! E Prodi resiste, orgoglioso dello sfacelo che reca al suo nemico: il popolo italiano.
domenica 13 gennaio 2008
Coerenza, rifiuti, solidarietà
Se non voglio energia elettrica dal nucleare per le radiazioni, dal carbone per i fumi, dall'acqua per le dighe, dal vento per il paesaggio, dal sole perché non mi piace, dovrei coerentemente rinunciare a luce, TV, Hi-Fi, telefono, PC, Internet e praticamente a tutto o produrre energia con la dinamo pedalando, consapevole che così però aumento l'emissione di anidride carbonica. Se non voglio discariche, inceneritori o termovalorizzatori per smaltire i rifiuti e non averne sulla strada, non dovrei produrre rifiuti. Se non voglio antenne per le onde magnetiche, non dovrei usare telefonino e TV. Per essere del tutto coerente non dovrei nemmeno vivere, per non incidere sulla natura. Se poi vivo e produco rifiuti che non so dove mettere perchè non voglio pattumiere in casa, solo io devo vergognarmi dell'indecenza di cui mi trovo: io, i familiari conniventi e nessun altro, nemmeno per solidarietà. I miei vicini potranno eventualmente aiutare il nuovo inquilino a liberarsi della schifezza che ho lasciato, sapendo che sarà una volta per tutte.
Strano Paese
In quel Paese se un tizio porta a spasso il cane a lasciare i suoi escrementi per le vie della città, si multano i passanti che non ne raccolgono gli escrementi e tizio viene elogiato.
sabato 12 gennaio 2008
Preferenze
300, 150, 0
Per mesi il governo ha pubblicizzato la famosa "quattordicesima" per chi non aveva reddito annuo superiore a 8504,73 euro . Prima erano 300 euro , poi sono diventati 150, alla fine scopro che chi ha una pensione netta=lorda di 430 euro mensili (cioè circa 5600 annui) non ne ha diritto.
Questo mi è stato detto dalla sede INPS competente, senza peraltro degnarsi di esaminare il caso specifico. Non che giovasse molto avere 41 centesimi in più al giorno per il 2008, ma visto che per farsi pubblicità il governo l'aveva tanto decantata mi aspettavo che con una pensione così bassa si potesse ricevere questa prodigalità. Dall'INPS ora so che era solo una barzelletta, uno scherzo da prodi.
Questo mi è stato detto dalla sede INPS competente, senza peraltro degnarsi di esaminare il caso specifico. Non che giovasse molto avere 41 centesimi in più al giorno per il 2008, ma visto che per farsi pubblicità il governo l'aveva tanto decantata mi aspettavo che con una pensione così bassa si potesse ricevere questa prodigalità. Dall'INPS ora so che era solo una barzelletta, uno scherzo da prodi.
lunedì 7 gennaio 2008
Centrali elettriche a carbone
Dicono che quest'anno riattiveranno alcune centrali elettriche per alimentarle con il carbone che la Befana ha portato a Prodi.
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