Pian pianeo, cianin cianin sono passati quasi due anni.
Di decreto in decreto, di colore in colore, di variante in variante sono due anni di ordini e contrordini. Sono un infinito numero di decreti governativi. Per legge dovrei conoscerli tutti, la legge non ne ammette l'ignoranza. Ho provato a leggerne uno: righe e righe di riferimenti e citazioni a testimonianza della sovrabbondanza delle norme; righe e righe di considerazioni, di prescrizioni, di divieti. Ci giurerei che chi dichiara d'avere visto questo, quello e quell'altro in realtà si è fidato di chi l'ha scritto, ma basterebbe "visto e considerato quanto in allegato".
Sono due anni di obblighi e divieti spesso assurdi, tanto da far pensare che siano tutti assurdi, non seri e non meritevoli di rispetto. Come il divieto di abbracciarsi o di stringere mani osservando la distanza di un metro o l'obbligo di indossare la mascherina in aperta e spopolata campagna. Per loro il metro può essere zero millimetri dandosi di gomito e in campagna si possono infettare i lombrichi.
Sono due anni che vado là a 200 m dal mare per una patologia e qua a 200 Km per un'altra, là per il vaccino a me e qua per quello a mia moglie. Sono due anni che non vedo il mio medico di medicina generale. Da là o da qua. gli mando via whatsapp referto e terapia proposta dallo specialista, lui fa le ricette elettroniche e via sms mi manda il codice, che mostro al farmacista che mi da le medicine. La terapia ha validità prefissata prorogabile solo dallo specialista. Sono sette medicine che esaurisco in un mese: non insieme e poco prima si ripete il giro whatsapp, medico, sms, farmacia.
Visto che il medico di base prescrive la terapia proposta dallo specialista, se questi facesse ricetta elettronica con scadenza in farmacia potrebbero sapere direttamente se, quali e quante medicine darmi. Ma sarebbe troppo comodo.