Dev'essere successo così. I barbari arrivati nell'isola non sapevano né leggere né scrivere, non conoscevano l'alfabeto. E così chiesero ai Romani che erano lì di insegnarglielo. I Romani accettarono e incaricarono Tizio di farlo. Ma quel giorno Tizio era ammalato e chiese a Caio di sostituirlo. Caio era un Romano che per tanto tempo era stato in Spagna e colà aveva presa l'abitudine di intercalare "no" nelle frasi. Accettò la richiesta di Tizio e andò ad insegnare ai barbari. Cominciò con le vocali. Scrisse sulla lavagna ben visibili "i, u, o, a, e" e indicandole con la bacchetta disse "Questa, no, si legge i; questa, no, si legge u; questa, no, si legge o; questa, no, si legge a; questa, no, si legge e". Ma i barbari, non usi a quell'intercalare, capirono "questa non si legge i, questa non si legge u, questa non si legge o, questa non si legge a, questa non si legge e". E d'allora in Inghilterra e nei Paesi anglofoni è così.
Tweet
Nessun commento:
Posta un commento