Effettivamente essere tenuti su una nave per giorni e giorni può essere considerato un sequestro di persona. Ma mi pare che si sbagli nell'identificare il sequestratore.
Sbarrare la porta a qualcuno che vuole entrare a casa mia non mi pare un reato ma un diritto. Se fuori piove sarà una cosa poco gentile ma non è un delitto, specialmente se attraversando la strada l'intruso può ripararsi sotto un porticato pubblico. Se invece intorno ci fossero solo abitazioni private con porte sbarrate come la mia, beh, prima di avventurarsi in quella strada col tempo minaccioso quel tale doveva informarsi su quello che avrebbe trovato e conseguentemente starsene a casa sua o cercare altrove. Sempre che non si fosse recato in quel posto con la precisa intenzione di entrare in casa altrui per rubare o commettere qualche altro sopruso, magari tenendo in ostaggio un bambino per farsi aprire.
Tornando ai nostri "sequestrati" è del tutto evidente che in quella nave sono finiti perché vi volevano finire, convinti che, come sempre era successo, li avrebbe trasportati in Italia.
Si narra che fuggono dalla terribile Libia, ma molto probabilmente per arrivare in Libia hanno perfino pagato qualcuno. Dunque vi sono andati volontariamente. Può anche essere che una volta giunti li le cose siano cambiate e volessero lasciare quel paese. Potevano tornare donde erano arrivati, ma magari avranno pagato ancor di più per arrivare "in Europa" e questo si aspettavano.
Naturalmente avrebbero speso e rischiato meno prendendo un aereo per la Francia o la Germania ma sanno che per loro quei paesi hanno gli aeroporti chiusi pretendendo invece porti aperti in Italia.
Tra Libia e Italia c'è un buon tratto di mare quasi impossibile da attraversare con gommoni motori e benzina non sufficienti, ma sanno che fatte poche miglia troveranno qualche nave che è lì ad aspettarli e a portarli a destinazione. È tutto compreso nel prezzo che hanno pagato, incluso il trasporto da un'isola alla terraferma e nella terraferma.
Qualche volta non tutto va come dovrebbe andare e succede il disastro. Ma quasi sempre va bene e ora si trovano su una nave spagnola (territorio spagnolo) in balia del capitano che li vuole portare a Lampedusa e in nessun altro porto.
Per ottenere il suo scopo li tiene in ostaggio sulla nave. Potrebbe portarli in mille altri porti perché la nave è fatta per navigare e non è in avaria, invece li sequestra e sta lì davanti a Lampedusa, forse convinto che in qualsiasi altro porto sarebbe la stessa storia e non li farebbero sbarcare. Resta lì a sfidare il cattivissimo Salvini, quasi certo che troverà qualche magistrato compiacente che invece di incriminarlo per il sequestro delle persone che potrebbe ma non vuole portare altrove incriminerà il Ministro dell'interno che non vuole che sconosciuti entrino in casa nostra, nel nostro Paese, anche perché una volta entrati è quasi impossibile che non ci restino pur non avendo diritto di restare.
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