giovedì 5 gennaio 2017

Anomalie

 - I clandestini sono detti profughi, gli invasori sono detti migranti, la Marina non ostacola l'invasione ma la favorisce, favorire l'invasione non è tradimento ma accoglienza, 6 milioni su 60 milioni non è 10 per cento ma 2 per mille, l'asilo politico non si richiede ma si pretende, tutelare gli italiani è razzismo privilegiare gli stranieri è antirazzismo, l'italiano che volontariamente provoca l'intervento dei Vigili del Fuoco è sanzionato ma l'africano che volontariamente provoca l'intervento della Marina viene salvato, coccolato, compassionato e mantenuto sine die, se viene salvato non deve essere riconoscente ma pretendere di più, se gli danno vitto alloggio e vestiario non può accontentarti di quello che gli possono dare ma esigere quello che più gli aggrada. "A caval donato non si guarda in bocca" o "prendere quello che passa il convento" sono detti del tutto sconosciuti in Africa. Senza contare che per la religione di molti di quelli che andiamo a raccogliere siamo soltanto infedeli meritevoli di morire o di essere loro schiavi, sperando che siano pochi i religiosi integralisti. Siamo come tornati indietro di molti secoli, quando l'Europa e specialmente le sue coste mediterranee erano sotto la minaccia dei Mori. Ma mai come oggi l'invasione musulmana è stata cosi massiccia, in tutta l'Europa che ha rinunciato a difendersene.
"Siamo nel Mediterraneo e abbiamo il dovere di salvare chi vi rischia la vita". Perché Spagna, Francia, Paesi balcanici e altri non sono nel Mediterraneo? E perché si deve andare appositamente a salvare chi fraudolentemente si mette in mare solo per essere salvato? E una volta salvato quale Legge internazionale solo a noi impone non di portarlo semplicemente in salvo da dove è partito o a Malta o nelle Baleari o in Corsica o altrove ma di prendercene doverosa cura a casa nostra, all'infinito? E di accogliere anche tutti quelli salvati da navi straniere ignorando la regola che  le navi straniere militari o in acque internazionali sono territorio straniero? Sicuramente siamo molto più buoni di tutti gli altri o magari solo più stupidi, e ormai lo sa tutto il mondo. "Tre volte bon xe co....", diceva mio nonno.
Dicono che l'immigrazione è inelluttabile e che per i rimpatri sevono accordi. Chissà se ci sono accordi che ci obbligano ad accogliere i cittadini di un certo paese. Se non ci sono e arrivano lo stesso, per quale motivo devono esserci accordi per i rimpatri? Riportare nel paese di partenza i clandestini è considerato un atto ostile, una dichiarazione di guerra: ma permettere che da lì vengano ad invaderci non è già un atto ostile e di guerra di conqista?
Ma ora il nuovo ministro dell'interno ci promette di raddoppiare il numero dei rimpatriati: da 5000 a 10000 all'anno. E gli altri 171000 in stragrande maggioranza non aventi diritto all'asilo che fine faranno? 
Se è impossibile riportarli direttamente nel loro Paese dovrebbe esserci un qualche luogo internazionale gestito da qualcuno dei molti Enti internazionali dell'ONU che provveda al loro rimpatrio e mantenimento nel tempo necessario. O l'ONU serve solo a sovvenzionare lautamente i suoi dirigenti e funzionari, come la Boldrini, ed ai sedicenti rifugiati tali dobbiamo pensarci noi?

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