Linguaggio - Integrazione
minipensieri
- Linguaggio - Mi diventa sempre più difficile comprendere i miei connazioli. Un po' perché usano termini stranieri in vece di quelli italiani e un po' anche perché quando usano voci italiane attribuiscono loro un significato diverso da quello cui sono uso. Così se dicono ticket posso capire solo dal contesto se intendono biglietto, tassa da pagare, abbinamento o cos'altro. Se dicono che uno si è bruciato penso a bruciature con fiamma o brace non con acqua che scotta o ustiona ma non brucia. Se dicono Gigi è più grande di Piero penso che sia più alto (o magari più grosso) non più vecchio; come se dicessero che la casa di Gigi è più grande di quella di Piero mai penserei che è solo più vecchia.
In http://www.corriere.it trovo che il "killer aveva 300 colpi in canna" e io penso invece che nell'unica canna di una pistola ci possa essere o non essere "un colpo in canna".
In TV sento Pàdoan come fosse nome straniero e non venisse da Padova come Napolitano da Napoli.
- Integrazione - Non tutto si può integrare. Con i giusti ingredienti bene integrati si può fare un ottimo piatto, ma se gli ingredienti non sono integrabili ne sortirà un piatto immangiabile. Ingredienti che in piccole dosi ben si amalgano con il resto della pietanza, aggiunti in dosi esagerate la rovinano. A me piace un po' di pepe in certe minestre o un po' di sale: ma se nel mio piatto mettono una cucchiata di pepe e due di sale mi piace molto meno. Magari un po' di africani, di musulmani, di cinesi danno sapore ad una città, ad una nazione: ma non esageriamo!
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