---------
Trovo:
"ad personam - loc. lat.; in it. loc. agg. inv. • Che concerne esclusivamente una singola persona"
Trovo:
"Art. 90. Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione."
Penso:
"Sono contro le norme che riguardano una sola persona, l'art.90 riguarda una sola persona,
quindi sono contro l'art. 90 della Costituzione italiana".
O no?
Wikio
mercoledì 27 aprile 2011
giovedì 21 aprile 2011
mercoledì 20 aprile 2011
Verità ingannevoli
----------------------------------
Da qualche tempo non si perde occasione per rinfacciare l'inerzia degli avversari affermando "negli ultimi dieci avete governato per otto anni".
Affermazione vera ma ingannevole, perché se si cambia il riferimento si hanno altre verità come evidenzia la sottostante tabella in cui:
Da = anno di riferimento, aprile
Anni = anni trascorsi
GCS = anni di governo Centrosinistra
GCD = anni di governo Centrodestra, Berlusconi
Da qualche tempo non si perde occasione per rinfacciare l'inerzia degli avversari affermando "negli ultimi dieci avete governato per otto anni".
Affermazione vera ma ingannevole, perché se si cambia il riferimento si hanno altre verità come evidenzia la sottostante tabella in cui:
Da = anno di riferimento, aprile
Anni = anni trascorsi
GCS = anni di governo Centrosinistra
GCD = anni di governo Centrodestra, Berlusconi
GCD% = percentuale GCD/Anni
LCS = legislature di centrosinistra
LCD = legislature di centrodestra
LCS = legislature di centrosinistra
LCD = legislature di centrodestra
LGD% = percentuale LCD/(LCS+LCD)
Da Anni GCS GCD GCD% LCS LCD LCD%
2010 1 0 1 100% 0 1 100%
2009 2 0 2 100% 0 1 100%
2008 3 0 3 100% 0 1 100%
2007 4 1 3 75% 1 1 50%
2006 5 2 3 60% 1 1 50%
2005 6 2 4 67% 1 2 67%
2004 7 2 5 71% 1 2 67%
2003 8 2 6 75% 1 2 67%
2002 9 2 7 78% 1 2 67%
2001 10 2 8 80% 1 2 67%
2000 11 3 8 73% 2 2 50%
1999 12 4 8 67% 2 2 50%
1998 13 5 8 62% 2 2 50%
1997 14 6 8 57% 2 2 50%
1996 15 7 8 53% 2 2 50%
1995 16 7 8 56% 2 3 60%
1994 17 7 9* 53% 2 3 60%
1990 21 .. 9 43% .. 3 nv
1948 63 .. 9 14% .. 3 nv
Scegliere il riferimento ai 10 anni mi pare strumentale e ingannevole - a meno che non si ritenga che davvero tutti i mali dell'Italia abbiano inizio nel 2001 - e offensivo pensare che la gente non lo capisca.
Se si escludono gli ultimi tre anni, qualsiasi altro riferimento comporta una percentale inferiore sia confrontando gli anni in cui si è governato sia confrontando il numero di legislature in cui si era maggioranza: se poi le legislature non durano cinque ma due anni non lo si deve imputare all'avversario ma alla propria incapacità.
* Dopo le Elezioni Politiche 1994 si sono avuti i governi Berlusconi (8 mesi) e Dini (14 mesi)
Da Anni GCS GCD GCD% LCS LCD LCD%
2010 1 0 1 100% 0 1 100%
2009 2 0 2 100% 0 1 100%
2008 3 0 3 100% 0 1 100%
2007 4 1 3 75% 1 1 50%
2006 5 2 3 60% 1 1 50%
2005 6 2 4 67% 1 2 67%
2004 7 2 5 71% 1 2 67%
2003 8 2 6 75% 1 2 67%
2002 9 2 7 78% 1 2 67%
2001 10 2 8 80% 1 2 67%
2000 11 3 8 73% 2 2 50%
1999 12 4 8 67% 2 2 50%
1998 13 5 8 62% 2 2 50%
1997 14 6 8 57% 2 2 50%
1996 15 7 8 53% 2 2 50%
1995 16 7 8 56% 2 3 60%
1994 17 7 9* 53% 2 3 60%
1990 21 .. 9 43% .. 3 nv
1948 63 .. 9 14% .. 3 nv
Scegliere il riferimento ai 10 anni mi pare strumentale e ingannevole - a meno che non si ritenga che davvero tutti i mali dell'Italia abbiano inizio nel 2001 - e offensivo pensare che la gente non lo capisca.
Se si escludono gli ultimi tre anni, qualsiasi altro riferimento comporta una percentale inferiore sia confrontando gli anni in cui si è governato sia confrontando il numero di legislature in cui si era maggioranza: se poi le legislature non durano cinque ma due anni non lo si deve imputare all'avversario ma alla propria incapacità.
* Dopo le Elezioni Politiche 1994 si sono avuti i governi Berlusconi (8 mesi) e Dini (14 mesi)
Wikio
venerdì 15 aprile 2011
Smettiamola
----------------------------
Per favore smettiamola. Smettiamola di prenderci in giro, di lamentare che non si affrontano i problemi del paese e parlare sempre di Berlusconi, solo di Berlusconi, nient'altro che di Berlusconi.
Smettiamola di essere astiosi, rancorosi, rabbiosi, invidiosi, sospettosi; smettiamola di odiare, di scambiare il male di Berlusconi per il bene del Paese e viceversa, si provi a valutare se una cosa è bene o male, senza preoccuparsi se sia un bene o un male per Berlusconi, finiamola con questa ossessione.
Finiamola di pensare che una norma può andar bene per un Chirac o Ciampi o Prodi, ma non può andar bene per Berlusconi. Se si vuole che nessun governo governi è giusto ostacolare qualsiasi cosa che permetta di governare, altrimenti si approvi o si proponga una norma sensata che lo consenta a chiunque ne abbia democraticamente diritto. Se si scopre che il pilota di un aereo di linea è un ladro, forse è opportuno non arrestarlo quando è in volo ma quando arriverà a terra: finisca il suo lavoro, poi verrà arrestato, processato, condannato. La Giustizia farà il suo corso, con qualche ora di ritardo per un pilota d'aereo, con qualche giorno di ritardo per un comandante di nave, con qualche settimana di ritardo per un astronauta in orbita, con qualche anno di ritardo per un capo di governo: la Giustizia può attendere, specialmente in un paese dove attendere giustizia sembra sia la regola.
Se invece si pretende di arrestare il pilota mentre sta facendo il suo lavoro, è normale che egli cerchi di evitarlo e sarebbe da irresponsabile se non lo facesse. Smettiamola di fare politica non con argomenti politici ma con pettegolezzi mondani, di non contare sul giudizio e il voto degli italiani ma su quello dei giudici, smettiamola con le furbizie reiterate per poi denunciare le reiterate controfurbizie, smettiamola di cassare ogni ragionevole soluzione per costringere o a tradire il mandato popolare o a cercare una nuova soluzione e poter dire che si fanno solo leggi ad personam, smettiamola con gli attacchi ad personam protestando per le difese ad personam.
Capisco che non sia bello dopo l'eliminazione di tutti gli avversari conosciuti trovarsi inaspettatamente contro un estraneo e per di più vincente; ci si rimane male, malissimo, ma sono passati tanti anni e non giova invecchiare continuando a rodersi il fegato, ad avercela con lui, ad addossargli tutte le colpe.
Proviamo a rinsavire, ad ammettete che in democrazia si può vincere o perdere, essere al governo o all'opposizione, che le urne elettorali e non le aule giudiziarie sono la via al diritto di governare.
Se ogni giorno uno suona il campanello di casa è un tormento anche se ogni volta se ne scusa. Non si può fingere che non sia un tormento se uno non può dedicarsi appieno al suo lavoro perché continuamente indagato, accusato, processato: anche se ogni volta poi viene assolto, questo non rende la cosa normale e giusta. Smettiamola di approvare l'ingerenza della magistratura nella politica e il danno all'equilibrio democratico solo perché ora riguarda altre persone. Si finisca di spargere letame e lamentarsi della puzza, di giustificare le proprie incapacità, i propri insuccessi col fatto che Berlusconi è padrone di TV e giornali, come se fosse l'unico, come se non ci fossero TV e giornali che potrebbero combattere le sue idee invece di combatterlo come persona, come il male personificato.
Non è colpa o merito delle TV, il difetto è nel "soramànego", non nel mezzo ma in chi lo usa: non basta avere accesso alla TV, bisogna anche avere qualcosa da dire, qualcosa che non sia il solito mantra ripetuto all'infinito da tutti, una litania. Che si ritenga Berlusconi l'origine di tutti i mali lo sanno anche i bambini di 13 anni, anche i sassi; ma poi? Che si voglia che Berlusconi se ne vada alle Bahamas o in qualsiasi sua casa lontano dall'Italia lo sanno tutti, ma smettiamola di pensare che qualsiasi mezzo vada bene per ottenere questo fine, di tifare contro l'Italia e di gioire se perde perché perde anche Berlusconi.
E smettiamola di pensare che sia la gente così stupida da non capire quando invece si è incapaci di dire cose sensate e comprensibili o sperare che non capisca quando la si vuole ingannare.
Wikio
Per favore smettiamola. Smettiamola di prenderci in giro, di lamentare che non si affrontano i problemi del paese e parlare sempre di Berlusconi, solo di Berlusconi, nient'altro che di Berlusconi.
Smettiamola di essere astiosi, rancorosi, rabbiosi, invidiosi, sospettosi; smettiamola di odiare, di scambiare il male di Berlusconi per il bene del Paese e viceversa, si provi a valutare se una cosa è bene o male, senza preoccuparsi se sia un bene o un male per Berlusconi, finiamola con questa ossessione.
Finiamola di pensare che una norma può andar bene per un Chirac o Ciampi o Prodi, ma non può andar bene per Berlusconi. Se si vuole che nessun governo governi è giusto ostacolare qualsiasi cosa che permetta di governare, altrimenti si approvi o si proponga una norma sensata che lo consenta a chiunque ne abbia democraticamente diritto. Se si scopre che il pilota di un aereo di linea è un ladro, forse è opportuno non arrestarlo quando è in volo ma quando arriverà a terra: finisca il suo lavoro, poi verrà arrestato, processato, condannato. La Giustizia farà il suo corso, con qualche ora di ritardo per un pilota d'aereo, con qualche giorno di ritardo per un comandante di nave, con qualche settimana di ritardo per un astronauta in orbita, con qualche anno di ritardo per un capo di governo: la Giustizia può attendere, specialmente in un paese dove attendere giustizia sembra sia la regola.
Se invece si pretende di arrestare il pilota mentre sta facendo il suo lavoro, è normale che egli cerchi di evitarlo e sarebbe da irresponsabile se non lo facesse. Smettiamola di fare politica non con argomenti politici ma con pettegolezzi mondani, di non contare sul giudizio e il voto degli italiani ma su quello dei giudici, smettiamola con le furbizie reiterate per poi denunciare le reiterate controfurbizie, smettiamola di cassare ogni ragionevole soluzione per costringere o a tradire il mandato popolare o a cercare una nuova soluzione e poter dire che si fanno solo leggi ad personam, smettiamola con gli attacchi ad personam protestando per le difese ad personam.
Capisco che non sia bello dopo l'eliminazione di tutti gli avversari conosciuti trovarsi inaspettatamente contro un estraneo e per di più vincente; ci si rimane male, malissimo, ma sono passati tanti anni e non giova invecchiare continuando a rodersi il fegato, ad avercela con lui, ad addossargli tutte le colpe.
Proviamo a rinsavire, ad ammettete che in democrazia si può vincere o perdere, essere al governo o all'opposizione, che le urne elettorali e non le aule giudiziarie sono la via al diritto di governare.
Se ogni giorno uno suona il campanello di casa è un tormento anche se ogni volta se ne scusa. Non si può fingere che non sia un tormento se uno non può dedicarsi appieno al suo lavoro perché continuamente indagato, accusato, processato: anche se ogni volta poi viene assolto, questo non rende la cosa normale e giusta. Smettiamola di approvare l'ingerenza della magistratura nella politica e il danno all'equilibrio democratico solo perché ora riguarda altre persone. Si finisca di spargere letame e lamentarsi della puzza, di giustificare le proprie incapacità, i propri insuccessi col fatto che Berlusconi è padrone di TV e giornali, come se fosse l'unico, come se non ci fossero TV e giornali che potrebbero combattere le sue idee invece di combatterlo come persona, come il male personificato.
Non è colpa o merito delle TV, il difetto è nel "soramànego", non nel mezzo ma in chi lo usa: non basta avere accesso alla TV, bisogna anche avere qualcosa da dire, qualcosa che non sia il solito mantra ripetuto all'infinito da tutti, una litania. Che si ritenga Berlusconi l'origine di tutti i mali lo sanno anche i bambini di 13 anni, anche i sassi; ma poi? Che si voglia che Berlusconi se ne vada alle Bahamas o in qualsiasi sua casa lontano dall'Italia lo sanno tutti, ma smettiamola di pensare che qualsiasi mezzo vada bene per ottenere questo fine, di tifare contro l'Italia e di gioire se perde perché perde anche Berlusconi.
E smettiamola di pensare che sia la gente così stupida da non capire quando invece si è incapaci di dire cose sensate e comprensibili o sperare che non capisca quando la si vuole ingannare.
Wikio
giovedì 14 aprile 2011
Processo breve
-----------------------
C'era una volta una paese considerato culla del Diritto (inteso non come l'insieme delle norme di Giustizia ma come l'insieme di chi di Giustizia vive) dove prosperavano pubblici ministeri, giudici ed avvocati. Tutto andava per il meglio, i processi duravano anni ed anni. Si racconta che i figli dei giudici subentravano ai padri nello stesso processo di cui si erano occupati i nonni; la stessa cosa succedeva per gli avvocati. Ovviamente molti processi - nonostante l'obbligatorietà dell'azione penale prevista in quel paese - o non iniziavano nemmeno o appena iniziati venivano accantonati essendo tutti occupati nei processi iniziati dai padri o dai nonni. Quando casualmente uno di quei processi arrivava a sentenza definitiva passata in giudicato, dovendo i magistrati scegliere un nuovo processo da tramandare ai figli, sceglievano quelli riguardanti persone in vista per diventare famosi o, per non crearsi troppi problemi, quelli relativi a fatti avvenuti nel lontano passato, ascoltando come testimoni figli e nipoti che raccontavano quello che dicevano avere sentito con le proprie orecchie raccontare da padri e nonni. In quel paese qualcuno pensò che forse i processi duravano troppo, che troppi erano quelli che non si facevano, troppi in attesa di giudizio in carcere (spesso innocenti) o liberi (spesso colpevoli) e propose di fare una legge in base alla quale i giudici non potevano lasciare i processi in eredità ai loro figli, anzi non potevano andare in pensione senza avere prima terminato il procedimento in corso. Giudici, magistrati, avvocati, comuni cittadini insorsero denunciando l'infamia di un processo così breve: vi furono tremende discussioni sulla materia e ancora ci sono.
C'era una volta una paese considerato culla del Diritto (inteso non come l'insieme delle norme di Giustizia ma come l'insieme di chi di Giustizia vive) dove prosperavano pubblici ministeri, giudici ed avvocati. Tutto andava per il meglio, i processi duravano anni ed anni. Si racconta che i figli dei giudici subentravano ai padri nello stesso processo di cui si erano occupati i nonni; la stessa cosa succedeva per gli avvocati. Ovviamente molti processi - nonostante l'obbligatorietà dell'azione penale prevista in quel paese - o non iniziavano nemmeno o appena iniziati venivano accantonati essendo tutti occupati nei processi iniziati dai padri o dai nonni. Quando casualmente uno di quei processi arrivava a sentenza definitiva passata in giudicato, dovendo i magistrati scegliere un nuovo processo da tramandare ai figli, sceglievano quelli riguardanti persone in vista per diventare famosi o, per non crearsi troppi problemi, quelli relativi a fatti avvenuti nel lontano passato, ascoltando come testimoni figli e nipoti che raccontavano quello che dicevano avere sentito con le proprie orecchie raccontare da padri e nonni. In quel paese qualcuno pensò che forse i processi duravano troppo, che troppi erano quelli che non si facevano, troppi in attesa di giudizio in carcere (spesso innocenti) o liberi (spesso colpevoli) e propose di fare una legge in base alla quale i giudici non potevano lasciare i processi in eredità ai loro figli, anzi non potevano andare in pensione senza avere prima terminato il procedimento in corso. Giudici, magistrati, avvocati, comuni cittadini insorsero denunciando l'infamia di un processo così breve: vi furono tremende discussioni sulla materia e ancora ci sono.
giovedì 7 aprile 2011
Censura su facebook?
Spero si tratti di un errore, ma temo qualcosa di molto peggio come censura preventiva o boicottaggio: tutti i link a questo blog vengono respinti con la formula:
Wikio
"Invio non riuscito
In questo messaggio sono presenti dei contenuti bloccati che sono già stati contrassegnati come offensivi o spam Facci sapere se ritieni che si tratti di un errore."
anche se il messaggio contiene solo "Tanti auguri di Buona Pasqua".
Addio, facebook!
Wikio
mercoledì 6 aprile 2011
Sotto sotto
---------------------------------
Forse ho capito com'è andata la faccenda. Quando il ministro Maroni paventava l'arrivo di migliaia, decine di migliaia, centinaia di migliaia di africani l'opposizione diceva che fantasticava. Quando sono arrivate le prime migliaia affermava che non erano decine di migliaia; quando sono arrivate le prime decine di migliaia afferma che non sono centinaia di migliaia.
Così diceva, ma sotto sotto si augurava che davvero arrivassero decine di migliaia di persone, magari milioni, tutte nel primo giorno come le cavallette. Non per dar ragione al ministro ma per poter dire - come infatti dice - che il ministro sapeva e non provvedeva. Sapeva che dovevano arrivare decine di migliaia di tunisini e non ha provveduto a requisire le navi di Costa Crociere, MSC, Grimaldi e altre compagnie di navigazione, mandarle nei porti africani a imbarcare chiunque volesse onde evitare all'Italia l'orribile spettacolo di barconi strapieni di ragazzotti in piedi per occupare meno spazio e di una piccola isola strapiena di ragazzotti accampati alla meno peggio dove capita capita. Imbarcarli e fargli fare la classica crociera settimanale nel Mediterraneo e nel frattempo requisire alberghi (a Venezia, Genova, Rimini, Viareggio, Cortina, ovunque) per accogliere degnamente le persone rimaste a bordo, quelle non sbarcate a Marsiglia o in uno degli altri porti toccati.
Wikio
Forse ho capito com'è andata la faccenda. Quando il ministro Maroni paventava l'arrivo di migliaia, decine di migliaia, centinaia di migliaia di africani l'opposizione diceva che fantasticava. Quando sono arrivate le prime migliaia affermava che non erano decine di migliaia; quando sono arrivate le prime decine di migliaia afferma che non sono centinaia di migliaia.
Così diceva, ma sotto sotto si augurava che davvero arrivassero decine di migliaia di persone, magari milioni, tutte nel primo giorno come le cavallette. Non per dar ragione al ministro ma per poter dire - come infatti dice - che il ministro sapeva e non provvedeva. Sapeva che dovevano arrivare decine di migliaia di tunisini e non ha provveduto a requisire le navi di Costa Crociere, MSC, Grimaldi e altre compagnie di navigazione, mandarle nei porti africani a imbarcare chiunque volesse onde evitare all'Italia l'orribile spettacolo di barconi strapieni di ragazzotti in piedi per occupare meno spazio e di una piccola isola strapiena di ragazzotti accampati alla meno peggio dove capita capita. Imbarcarli e fargli fare la classica crociera settimanale nel Mediterraneo e nel frattempo requisire alberghi (a Venezia, Genova, Rimini, Viareggio, Cortina, ovunque) per accogliere degnamente le persone rimaste a bordo, quelle non sbarcate a Marsiglia o in uno degli altri porti toccati.
Wikio
martedì 5 aprile 2011
Fole
--------------------
Sento asserire che il reato di clandestinità è un'esclusiva italiana, una specialità bossiana sconosciuta nel resto del mondo.
Sarà come dicono, ma trovo in Wikipedia: "Nell'agosto del 2009 anche in Italia è entrato in vigore il reato contravvenzionale di immigrazione clandestina, reato già previsto in ordinamenti giuridici di altri stati europei quali ad esempio Gran Bretagna, Francia e Germania[5], seppure con delle sostanziali differenze."
Sento asserire che la clandestinità non può essere un reato, perché non si può considerare reato uno "status", una situazione in cui uno si trova.
Sarà come dicono, ma per trovarsi nello "status" di clandestino in Italia uno vi entra illegalmente o non ne esce quando scade il permesso di soggiorno: ha fatto qualcosa che non doveva fare o non ha fatto qualcosa che doveva fare. Sarebbe come dire che se Tizio spara a Caio e quando arriva la polizia Caio è già morto non c'è reato perché Tizio lì con la pistola in mano si trova nello "status" di presunto omicida (1).
Se si vuole essere ritenuti credibili forse sarebbe bene astenersi dal raccontar fole.
---------------
(1) Sembra acclarato che non sia reato rubare o rapinare ma solo opporsi a che questo avvenga
Wikio
Sento asserire che il reato di clandestinità è un'esclusiva italiana, una specialità bossiana sconosciuta nel resto del mondo.
Sarà come dicono, ma trovo in Wikipedia: "Nell'agosto del 2009 anche in Italia è entrato in vigore il reato contravvenzionale di immigrazione clandestina, reato già previsto in ordinamenti giuridici di altri stati europei quali ad esempio Gran Bretagna, Francia e Germania[5], seppure con delle sostanziali differenze."
Sento asserire che la clandestinità non può essere un reato, perché non si può considerare reato uno "status", una situazione in cui uno si trova.
Sarà come dicono, ma per trovarsi nello "status" di clandestino in Italia uno vi entra illegalmente o non ne esce quando scade il permesso di soggiorno: ha fatto qualcosa che non doveva fare o non ha fatto qualcosa che doveva fare. Sarebbe come dire che se Tizio spara a Caio e quando arriva la polizia Caio è già morto non c'è reato perché Tizio lì con la pistola in mano si trova nello "status" di presunto omicida (1).
Se si vuole essere ritenuti credibili forse sarebbe bene astenersi dal raccontar fole.
---------------
(1) Sembra acclarato che non sia reato rubare o rapinare ma solo opporsi a che questo avvenga
Wikio
domenica 3 aprile 2011
Casa Italia
----------------------
Se - non invitato - desidero andare a casa di qualcuno, avviso (se posso), busso o suono il campanello, saluto, mi presento, mi scuso e ringrazio se mi lasciano entrare o vogliono ospitarmi: così m'hanno educato.
Se uno bussa alla mia porta, si presenta, si scusa e chiede un bicchiere d'acqua lo accolgo e se posso gli offro il pranzo e magari ospitalità per qualche giorno.
Se dieci sfondano la porta, mi entrano in casa e pretendono di viverci (o anche solo di passarci per andare dal vicino) li subisco e se posso li caccio.
Se questo vale per casa mia, penso valga - mutata mutandis - anche per l'Italia, casa comune di tutti gli italiani da 150 anni. Sono antiquato?
Wikio
Se - non invitato - desidero andare a casa di qualcuno, avviso (se posso), busso o suono il campanello, saluto, mi presento, mi scuso e ringrazio se mi lasciano entrare o vogliono ospitarmi: così m'hanno educato.
Se uno bussa alla mia porta, si presenta, si scusa e chiede un bicchiere d'acqua lo accolgo e se posso gli offro il pranzo e magari ospitalità per qualche giorno.
Se dieci sfondano la porta, mi entrano in casa e pretendono di viverci (o anche solo di passarci per andare dal vicino) li subisco e se posso li caccio.
Se questo vale per casa mia, penso valga - mutata mutandis - anche per l'Italia, casa comune di tutti gli italiani da 150 anni. Sono antiquato?
Wikio
Viva la Costituzione! 2
--------------------------
Non chiunque dice: "Costituzione, Costituzione", è un buon cittadino, ma colui che la rispetta, l'osserva e la cura se malata.
Non chiunque dice: "Voto PD, vota PD", è un vero democratico, ma colui che rispetta le regole della democrazia e le idee degli avversari.
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. "
Wikio
Non chiunque dice: "Costituzione, Costituzione", è un buon cittadino, ma colui che la rispetta, l'osserva e la cura se malata.
Non chiunque dice: "Voto PD, vota PD", è un vero democratico, ma colui che rispetta le regole della democrazia e le idee degli avversari.
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. "
Mt 7,21-29 |
Wikio
sabato 2 aprile 2011
Invasione
------------------------
Su quasi ogni promontorio, in quasi tutti i borghi qui attorno - Liguria - c'è una "torre saracena" che, a quanto mi dicono, serviva per avvistare l'arrivo dei saraceni o era di saraceni. Si narra che per secoli sono venuti a razziare da queste parti o qui a insediarsi, obbligando la gente a sistemarsi su cucuzzoli difendibili, magari abbastanza lontano dal mare, dal pericolo barbaresco. Ora li andiamo raccogliere e li vogliamo accogliere: come sono cambiati i tempi da noi! Chissà se saranno cambiati anche loro o se sono rimasti come i loro antenati predatori, arroganti e prepotenti?
Qualche dubbio mi viene, vedendone alcuni in TV.
Wikio
Su quasi ogni promontorio, in quasi tutti i borghi qui attorno - Liguria - c'è una "torre saracena" che, a quanto mi dicono, serviva per avvistare l'arrivo dei saraceni o era di saraceni. Si narra che per secoli sono venuti a razziare da queste parti o qui a insediarsi, obbligando la gente a sistemarsi su cucuzzoli difendibili, magari abbastanza lontano dal mare, dal pericolo barbaresco. Ora li andiamo raccogliere e li vogliamo accogliere: come sono cambiati i tempi da noi! Chissà se saranno cambiati anche loro o se sono rimasti come i loro antenati predatori, arroganti e prepotenti?
Qualche dubbio mi viene, vedendone alcuni in TV.
Wikio
venerdì 1 aprile 2011
Lettera a una conosciuta
------------------------------
Gentile Signora Onorevole,
tante volte l'ho vista in trasmissione televisive e tante volte l'ho sentita parlare con passione di accoglienza: le sottopongo un'dea che sono certo condividerà.
Quando nei programmi televisivi per farla riconoscere e ricordare mettono il suo nome e cognome, faccia aggiungere anche l'indirizzo di casa (o delle sue case, se ne ha più d'una).
Avendo occasione di passare dalle parti di una di quelle, io e una decina o cinquantina di amici potremo venire a casa sua e godere della sua accoglienza.
Non so quando questo succederà e nemmeno in quanti saremo: dipende dalle circostanze e dal meteo. Ma a lei sicuramente basta questa anticipazione e siamo certi che troveremo vitto e alloggio decente per tutti e magari anche l'abbonamento al locale servizio di trasporto pubblico.
Non so nemmeno quanto ci fermeremo, ma sono certo che potremo restare da lei tutto il tempo necessario. Io e i miei 10 o 50 amici siamo sicuramente più poveri di lei e - se non ho capito male il suo pensiero - lei ci dice che i poveri hanno diritto di essere accolti dai più ricchi e così siamo certi di avere dignitosa accoglienza senza altro preavviso e senza mostrare documenti, non come ha fatto il governo italiano a Lampedusa.
Certamente la sua abitazione è senza serrature alle porte, aperta a tutti, italiani e stranieri: so che è piemontese e penso abbia una casa in Piemonte. Il Piemonte confina con la Francia e quindi la sua casa sarebbe l'ideale per quei tunisini che vorrebbero andare lì: sono venuti in Italia convinti di arrivare in Europa, ma Sarkozy non la pensa allo stesso modo.
Se accetterà gli inviti a trasmissioni televisive solo a condizione che mettino anche l'indirizzo, lo faranno e tutti saremo felici di godere della sua magnifica accoglienza e ospitalità e magari - se anche lei ci sarà - sottoporle alcuni problemi certi che li vorrà affrontare con la consueta passione anche se non riguardano solo i migranti.
Cordiali saluti
Wikio
Gentile Signora Onorevole,
tante volte l'ho vista in trasmissione televisive e tante volte l'ho sentita parlare con passione di accoglienza: le sottopongo un'dea che sono certo condividerà.
Quando nei programmi televisivi per farla riconoscere e ricordare mettono il suo nome e cognome, faccia aggiungere anche l'indirizzo di casa (o delle sue case, se ne ha più d'una).
Avendo occasione di passare dalle parti di una di quelle, io e una decina o cinquantina di amici potremo venire a casa sua e godere della sua accoglienza.
Non so quando questo succederà e nemmeno in quanti saremo: dipende dalle circostanze e dal meteo. Ma a lei sicuramente basta questa anticipazione e siamo certi che troveremo vitto e alloggio decente per tutti e magari anche l'abbonamento al locale servizio di trasporto pubblico.
Non so nemmeno quanto ci fermeremo, ma sono certo che potremo restare da lei tutto il tempo necessario. Io e i miei 10 o 50 amici siamo sicuramente più poveri di lei e - se non ho capito male il suo pensiero - lei ci dice che i poveri hanno diritto di essere accolti dai più ricchi e così siamo certi di avere dignitosa accoglienza senza altro preavviso e senza mostrare documenti, non come ha fatto il governo italiano a Lampedusa.
Certamente la sua abitazione è senza serrature alle porte, aperta a tutti, italiani e stranieri: so che è piemontese e penso abbia una casa in Piemonte. Il Piemonte confina con la Francia e quindi la sua casa sarebbe l'ideale per quei tunisini che vorrebbero andare lì: sono venuti in Italia convinti di arrivare in Europa, ma Sarkozy non la pensa allo stesso modo.
Se accetterà gli inviti a trasmissioni televisive solo a condizione che mettino anche l'indirizzo, lo faranno e tutti saremo felici di godere della sua magnifica accoglienza e ospitalità e magari - se anche lei ci sarà - sottoporle alcuni problemi certi che li vorrà affrontare con la consueta passione anche se non riguardano solo i migranti.
Cordiali saluti
Wikio
Iscriviti a:
Post (Atom)