domenica 31 maggio 2009

E se capitasse ...

E se capitasse che - vieni oggi e vieni domani - gli islamici divenissero maggioranza in Italia e potessero imporre i loro usi e costumi, le leggi dei più fanatici fra loro, la shari'a?
Passi per le donne che nascondono i capelli: io non sono parrucchiere; passi se nascondono anche il volto e tutto il resto: pazienza, ora esibiscono fin troppo e "un alto e un basso fa un gualivo"; passi che siano rinchiuse in casa, debbano seguire il marito, osservare i suoi ordini, servire la favorita: non sono donna; passi se giustiziano omicidi, adulteri, bestemmiatori, apostati o tagliano arti ai rei: cercherò di non esserlo.
Quello che mi preoccupa veramente è il divieto di bere vino e mangiar carne di maiale: mi preoccupa perché io non saprei farne a meno; mi preoccupa perchè manderebbe a ramengo tante imprese di viticoltori, allevatori, cantinieri, salumieri, osti, ristoratori, trasportatori, eccetera.
Se capitasse in Italia sarebbe un grosso guaio per noi, se capitasse altrove in Europa sarebbe peggio per loro.

giovedì 28 maggio 2009

Betònega

"Te si 'na betònega" si diceva a chi s'intrometteva in cose che non lo riguardavano.
Capi di partito e direttori di giornale parlano dei gravi problemi nel Paese discutendo di una certa Letizia o Naomi o Noemi, del come quando perché abbia conosciuto incontrato parlato bevuto un'aranciata con un tale Silvio, provocando le ire della signora Lago. Se
Silvio ricorda invece una gazzosa è un bugiardo matricolato.
Dicono e non dicono, dicono una cosa e alludono ad un'altra,
quello che non è dimostrabile e sempre immaginabile.« Tutto è puro per i puri; ma niente è puro per i contaminati e gl'increduli, perché hanno contaminata l'intelligenza e la coscienza. » (Tito 1,15) secondo Paolo, ma secondo Giulio "a pensar male spesso si indovina", si condanna e si rovina.
Se Silvio è un mascalzone lo dicano e lo dimostrino altrimenti lascino in famiglia le beghe familiari.

venerdì 22 maggio 2009

Sanità, equità, razzismo.

Dicono che il sistema sanitario italiano sia fra i migliori del mondo e infatti arrivano da tutto il mondo per beneficiarne, spesso convinti che le spese per l'assistenza sanitaria siano comprese nell'importo pagato ai trafficanti per farli entrare nel Paese. Per i residenti il discorso è un po' diverso: pagano imposte quando stanno bene e in più tasse quando si ammalano. Sono però previste delle esenzioni , con un criterio piuttosto stravagante - se capisco bene. In Liguria "Bambini sotto i 6 anni - Anziani sopra i 65 anni di età Con redditi familiari fino a € 36.151,98 (£ 70.000.000)" non devono pagare nessuna tassa (ticket). La norma è immutata da prima dell'euro, infatti il valore tondo é in lire. Tutti sanno che da allora i prezzi sono notevolmente aumentati; la gente dice che quello che pagava 1000 lire ora costa un euro, l'Istat dice 0,60. Se quando è stato fissato quell'importo era giusto, per esserlo ora dovrebbe essere non dico 70.000 euro come calcola la gente, ma almeno 43381 come calcolerebbe l' Istat. Invece è rimasto tale e quale: una coppia di pensionati che nel 2000 non pagava tassa ed era ben al disotto del limite, ora é abbiente e deve pagarla, malgrado viva delle sole pensioni, cresciute meno del costo della vita ma oltre quel limite. Un lordo annuo di 70.000.000 di lire è un netto di circa 2200 al mese: c'è chi sta peggio, ma forse una coppia di settantenni che in tutto percepisca qualche euro in più ha difficoltà a spenderne centinaia per cure mediche.
Da come è scritto sembrerebbe che non si debba superare € 36.151,98 sia che si tratti di una famiglia di una, di due o di dieci persone: a me pare stravagante, ma forse è solo un modo moderno per attuare l'art.31 della Costituzione e incentivare i divorzi anche fra i nonni.
Naturalmente i limiti di reddito suddetti valgono solo per i residenti, con codice fiscale: chi non lo è e non lo ha può benissimo dichiarare il reddito che vuole, certo che nessuno può verificarne la veridicità.
Che i residenti vengano trattati peggio degli irregolari non può però essere considerato razzismo, essendo a danno di gente che non ha titolo e tinta per lamentarsene.
Si dirà che non sono moltissime le persone penalizzate, ma questo non è motivo per non occuparsene ma piuttosto per rimediare con poca spesa.



lunedì 18 maggio 2009

La Mecca sulla Mosa (NL)

Leggo su "il Foglio" l' articolo "Multiculturalismo pazzo" e penso a chi in Italia considera pazzo, xenofobo, razzista chi si preoccupa perché anche da noi non succeda lo stesso.
Si può anche ritenere invitabile l'invasione straniera, come si riteneva inevitabile avere il raccolto rovinato dalla grandine, ma non è ragionevole sperarla, favorirla, anticiparla.
Ci sono persone che vedono nell' immigrazione - tutta l'immigrazione - solo benefici economici e culturali: spero abbiano ragione, ma non vorrei che poi si accorgessero d'essere stati miopi, molto miopi.
Dicono che la diversità culturale è un bene, ma vogliono un mondo uniformemente multiculturalizzato e la fine di questa diversità, di cui tutti oggi possiamo beneficiare.

domenica 17 maggio 2009

Coerenti

Devo riconoscere che c'è coerenza in chi vuole il riconoscimento delle coppie di fatto, degli italiani di fatto (clandestini), dei commercianti di fatto (abusivi), degli inquilini di fatto (occupanti abusivi), dei viaggiatori di fatto (senza biglietto), degli spettatori di fatto ("portoghesi") e di tutte le situazioni simili.
Altrettanto coerentemente accettarà lo Stato di fatto (camorra, mafia, 'ndrangheta, SCU), le costruzioni di fatto (abusive), i lavoratori di fatto (in nero), gli imprenditori di fatto (magnaccia), i clienti di fatto (ladri in negozi) e tutte le situazioni illegali o irregolari ma di fatto esistenti.
Naturalmente sarà contro il riconoscimento delle "ronde" perchè non saranno più "di fatto" ma secondo norma.


giovedì 7 maggio 2009

Ogni giorno


Ma perchè mai il signor Franceschini sente ogni santo giorno l'impellente bisogno di dire la sua?
Se qualche volta pensasse di più e parlasse di meno forse ne guadagneremmo tutti, lui per primo.
Pare che i suoi bisogni mentali abbiano la stessa urgenza di quelli corporali: se quotidianamente non butta fuori quello che ha dentro, scoppia.

mercoledì 6 maggio 2009

Esclusiva

Ancora una volta ho la sensazione che la sinistra italiana si ritenga investita di una specie di esclusiva, un diritto solo ad essa riservato di potere fare quello che agli altri è vietato, giusto o sbagliato che sia.
Essa sola può modificare la Costituzione con pochi voti di scarto e ricorrere al voto di fiducia quando è maggioranza o fare ostruzionismo quando è opposizione; se non ha un capo autorevole é sbagliato che altri lo abbiano; vince l'elezioni con un'armata brancaleone inadatta a governare, può ammettere e ripetere l'errore; è incapace a governare, costruire, essere efficiente e sbaglia chi ne è capace; perde le elezioni perchè la gente è stupida o plagiata e non sa scegliere bene.
Se fa qualcosa inesistente in Europa è la prima a fare una cosa giusta, se la fanno gli altri sono gli unici a fare una cosa sbagliata: nel primo caso si vanta, nel secondo condanna.
Inserire nelle sue liste giovani e donne è motivo di vanto, ancor più se sono giovani belle donne; se lo fanno gli altri è un obbrobrio.
Sono donne Melandri, Finocchiaro e tante altre loro compagne: non saranno giovani come Carfagna, ma lo sono state. Se anche gli altri pensano a candidate donne, dovrebbero considerare solo Bindi e Turco?

Crisi

Pensavo che la CGIL fosse preoccupata per le conseguenze della crisi sui lavoratori, ma ora apprendo che la preoccupazione è un' altra.
“La crisi economica incide e inciderà, in varia misura, anche su di noi..... Dobbiamo cominciare a fare i conti, per la prima volta dal dopoguerra, con una consistente riduzione delle entrate che durerà per un periodo non breve”, è scritto - secondo il Foglio - nella bozza della relazione tenuta dal segretario confederale Enrico Panini.
Mi sembra però un po' troppo pessimista, considerando che - a quanto si dice - la maggioranza degli iscritti sono statali e pensionati: se la crisi non sarà troppo lunga non li toccherà, anzi potranno beneficiarne.
Ma se proprio non ci saranno soldi, anche Epifani potrebbe rinunciare a qualche privilegio.